venerdì 25 novembre 2011

Merline,
ricordo sempre l'istante in cui mi guardavi con occhi di fanciulla 
il tuo volto abbandonava di colpo ogni espressione, si liberava di tutto, 
d'ogni compiacimento, d'ogni amabilità, d'ogni suo incanto abituale,
diventava scuro, vacuo, e in quello spazio appena fatto  nasceva,
sorgeva una chiarità nuova, che mai uomo o Angelo saprebbe descrivere e
che solamente un bambino potrebbe concepire nell'aria mattutina 
di un suo giorno d'estate più innocente.
Io ho visto ciò.
E a partire da quell'istante, quanto alla vita, posso anche morire...
Dove siete in questo momento, è giovedì, quasi le quattro del pomeriggio,
non penserete ch'io v'abbia dimenticata?
Siete nella vostra poltrona? oh! come vorrei essere con voi..
ad ogni istante vorrei correre verso di voi per chiedervi oh Cara sentite il sole? 

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