lunedì 2 aprile 2012


Ah se l'avessi incontrata prima, Molly, quando c'era ancora il tempo di prendere una strada invece di un'altra!; prima di perdere il mio entusiasmo su quella troia di Musyne e su quella stronzetta di Lola! Ma era troppo tardi per rifarmi una giovinezza. Non ci credevo più. Si diventa rapidamente vecchi in modo irrimediabile per giunta. Te ne accorgi dal modo che hai preso di amare le tue disgrazie tuo malgrado. La natura è più forte di te, ecco tutto. Ci prende le misure in un certo genere e non puoi più uscirne da quel genere lì. Avevo preso la strada dell'inquietudine. Si prende pian piano sul serio il proprio ruolo e il proprio destino senza rendersene ben conto e poi quando ci si volta indietro è troppo tardi per cambiare. Si diventa tutti agitati e rimane tutto così per sempre...Sono tornato a trovare Molly e le ho raccontato tutto. Per nascondermi la pena che le facevo, s'è data un gran daffare, ma comunque non era difficile vedere che ce l'aveva. L'abbracciavo più spesso adesso ma era un dispiacere profondo il suo più vero che da noi, perchè noialtri abbiamo piuttosto l'abitudine di dire le cose più grandi di quelle che sono. Con gli americani è il contrario. Non osano capire, ammetterlo
 
E' un pò umiliante, ma comunque, è proprio pena, non è orgoglio, non è nemmeno gelosia, nè scene, è nient'altro che la vera pena del cuore e bisogna ben dirsi che tutto questo ci manca dentro e quanto al piacere di provare della pena siamo a secco. Ci vergogniamo di non essere ricchi di cuore e di tutto e anche di aver comunque giudicato l'umanità più bassa di quel che in fondo è davvero. Di quando in quando, si lasciava andare Molly a farmi comunque un piccolo rimprovero, ma sempre in termini molto misurati, molto garbati. "Sei molto gentile, Ferdinand mi diceva lei, voi siete buono Ferdinand e so che fate degli sforzi per non diventare cattivo come gli altri, solo, non so se in fondo voi sapete veramente quel che volete....Occorrerà che vi troviate da mangiare quando sarete tornato laggiù. E altrove non potrete più andare a spasso come qui a fantasticare per notti e notti...come vi piace tanto fare... Mentre io lavoro...Ci avete pensato Ferdinand? C'hai pensato Ferdinand?" In un certo senso, aveva ragione, ma a ciascuno il suo. Avevo paura di ferirla. Soprattutto perchè lei si feriva facilmente. "Ti assicuro che ti amo, Molly, e che ti amerò sempre...come posso... a modo mio. " Il mio modo, non era molto.Era bene in carne però Molly, molto attraente. Ma avevo anche quella brutta inclinazione per i fantasmi.
 
Forse niente affatto per colpa mia. La vita vi obbliga a restare un pò troppo spesso coi fantasmi. "Voi siete affettuoso, Ferdinand, non piangete per me...voi siete come malato del vostro desiderio di saperne sempre di più...è questo. Insomma, dev'essere la vostra strada... giù di là, tutto solo...; E' il viaggiatore solitario che va più lontano...allora? partirete presto?. Sì vado a finire gli studi in Francia, e poi tornerò, l'assicuravo io con faccia di bronzo. No Ferdinand non tornerete più...E poi non sarò nemmeno più qui... " Non era stupida. Arrivò il momento della partenza. Andammo una sera verso la stazione un pò prima dell'ora in cui tornava nella casa. In giornata ero andato a salutare Robinson. Non era contento nemmeno lui che lo lasciassi. Non la smettevo di lasciare tutti. Sulla banchina della stazione, aspettando il treno con Molly, passarono degli uomini che fecero finta di non conoscerla, ma bisbigliarono delle cose. "Siete già lontano, Ferdinand. Voi fate, nevvero, Ferdinand, esattamente quello che avete intenzione di fare! Ecco quanto è più importante...è solo quello che conta". Il treno è entrato in stazione. Non ero più molto sicuro della mia avventura quando ho visto la macchina. L'ho abbracciata Molly con tutto il coraggio che avevo ancora nella carcassa. Avevo una gran pena, autentica, una volta tanto, per il mondo intero, per me, per lei, per tutti gli uomini. E' forse questo che si cerca nella vita, nient'altro che questo, la più gran pena possibile per diventare se stessi prima di morire. Sono passati degli anni da quella partenza e poi ancora anni..
 
Ho scritto spesso a Detroit e poi altrove a tutti gli indirizzi che mi ricordavo e dove potevano conoscerla, seguirla Molly. E non ho mai ricevuto risposta. Il casino è chiuso adesso. E' tutto quello che ho potuto sapere. Buona, ammirevole Molly, io vorrei se può ancora leggermi, da un posto che non conosco, che lei sapesse che non sono cambiato per lei, che l'amo ancora e sempre, a modo mio, che lei può venire qui quando vuole a dividere il mio pane e il mio destino furtivo. E se lei non è più bella, ebbene tanto peggio! Ci arrangeremo!; Ho conservato tanto della sua bellezza in me, così viva, così calda che ne ho ancora per tutti e due e per almeno vent'anni ancora, il tempo di arrivare alla fine. Per lasciarla mi ci è voluta proprio della follia, della specie più brutta e fredda. Comunque, ho difeso la mia anima fino ad oggi e se la morte, domani, venisse a prendermi, non sarei, ne sono certo mai tanto freddo, schifoso, volgare come gli altri per quel tanto di gentilezza e di sogno che Molly mi ha regalato nel corso di qualche mese d'America.
 

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