La morte non ti riguardava. |
Anche i tuoi cani erano morti, anche |
il medico dei pazzi detto lo zio demente, |
anche tua madre e la sua "specialità" |
di riso e rane, trionfo meneghino; |
e anche tuo padre che da una minieffigie |
mi sorveglia dal muro sera e mattina. |
Malgrado ciò la morte non ti riguardava. |
Ai funerali dovevo andare io, |
nascosto in un tassì restandone lontano |
per evitare lacrime e fastidi. E neppure |
t’importava la vita e le sue fiere |
di vanità e ingordigie e tanto meno le |
cancrene universali che trasformano gli uomini in lupi. |
Una tabula rasa; se non fosse |
che un punto c’era, per me incomprensibile |
e questo punto ti riguardava |
sabato 21 gennaio 2012
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