domenica 25 dicembre 2011

      O graziosa luna, io mi rammento 
      Che, or volge l'anno, sovra questo colle 
      Io venia pien d'angoscia a rimirarti: 
      E tu pendevi allor su quella selva 
      Siccome or fai, che tutta la rischiari. 
      Ma nebuloso e tremulo dal pianto 
      Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci 
      Il tuo volto apparia, che travagliosa 
      Era mia vita: ed è, né cangia stile, 
      O mia diletta luna. E pur mi giova 
      La ricordanza, e il noverar l'etate 
      Del mio dolore. Oh come grato occorre 
      Nel tempo giovanil, quando ancor lungo 
      La speme e breve ha la memoria il corso, 
      Il rimembrar delle passate cose, 
      Ancor che triste, e che l'affanno duri! 

Nessun commento:

Posta un commento