domenica 27 novembre 2011

Ah! se l'avessi incontrata prima, Molly, quando c'era ancora il tempo di prendere una strada invece che un'altra! Prima di perdere il mio entusiasmo su quella troia di Musyne e su quella stronzetta di Lola! Ma era troppo tardi per rifarmi una giovinezza. Non ci credevo più! Si diventa rapidamente vecchi e in modo irrimediabile per giunta. Te ne accorgi da come hai preso ad amare le tue disgrazie tuo malgrado. La natura è più forte di te, ecco tutto. Ci prende le misure in un certo genere e non puoi più uscirne da quel genere lì. Si prende pian piano sul serio il proprio ruolo e il proprio destino senza rendersene conto e poi quando ci si volta indietro è troppo tardi per cambiare. Si diventa tutti agitati ed è tutto così per sempre. Lei cercava gentilmente di tenermi vicino, Molly, di dissuadermi...Volevo evitare di contrariarla, le mi capiva e preveniva la mia preoccupazione...lei mi ha ascoltato per giorni e giorni, a mettermi in mostra e a raccontarmi da far schifo, intento a dibattermi fra fantasmi e orgoglio, e lei non se ne spazientì affatto, proprio il contrario. Cercava soltanto di aiutarmi a vincere quella vana e sciocca angoscia...

Arrivò il momento della mia partenza. Andammo una sera verso alla stazione. "Ecco che sei già lontano, Férdinand. Tu fai, vero, Férdinand, esattamente quel che hai voglia di fare! Ecco quel che importa...E' solo questo che conta..." Il treno è entrato in stazione. non ero più molto sicuro della mia avventura quando ho visto la macchina. L'ho abbracciata Molly con tutto il coraggio che avevoa ncora nella ossa. Avevo una gran pena, per me, per lei, per tutti gli uomini. E' forse questo che si cerca nella vita, nient'altro che questo, la più gran pena possibile per diventare se stessi prima di morire.



Nessun commento:

Posta un commento